Gabriella Capodiferro - cenni biografici
La formazione artistica avviene prima presso l’Istituto Statale d’Arte a Chieti e poi all’Accademia delle Belle Arti di Venezia sotto la guida dei maestri Bruno Saetti ( link alla biografia) e Carmelo Zotti (link alla biografia)
La prima personale risale al 1962 all’Aquila. Seguono numerose altre personali, fra le quali quelle tenute a Roma, Pescara, Perugia, Terni, Milano, Treviso, Bologna, Padova, Este e Neuchatel in Svizzera. Alle esposizioni personali si affiancano in parallelo partecipazioni a mostre collettive, tra le quali: la Mostra Nazionale di Arte Mariana ad Assisi e il Premio Nazionale G. d’Annunzio, che conta in giuria la presenza dello storico dell’arte Aleardo Rubini, dove le sue opere verranno premiate.
Nel 1989 Antonio Gasbarrini la inserisce nella mostra itinerante, a cura della regione Abruzzo, “La mela di Eva” volta a far conoscere l’attività di sei artiste abruzzesi provenienti dalle quattro province. Seguono inviti a partecipare a rassegne di rilievo, quali “Omaggio a Licini a Fermignano (MC),“Duplice versante” presso il Museo Internazionale dell’Immagine postale del Comune di Belvedere Ostrense (AN). Fra le esposizioni più recenti quella del 2006 al Castello estense a Ferrara, intitolata “Minimalia e naturarte”. Fra il 2006 ed il 2007 l’attività espositiva dell’artista si arricchisce di significative partecipazioni: invitata al 40° Premio Vasto “In corso d’opera: Itinerari abruzzesi” con il patrocinio della Regione Abruzzo è premiata; tre sue opere fanno parte del corpus della Pinacoteca Civica di Palazzo D’Avalos a Vasto; invitata alla 52° Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea “Haisthesis: memoria e presente” promossa dal Comune di Termoli (CB); sempre su invito partecipa alla Rassegna “Arte al Femminile: l’opera d’arte come atto d’amore” presso il Museo delle Arti del Castello di Nocciano (PE) a cura del compianto Ciro Canale. Nell’estate del 2007 la mostra allestita al Museo delle Arti del Castello di Nocciano (PE), a cura del Comune e della Fondazione del Museo, intitolata “Gabriella Capodiferro: cum discipulis” e curata da Leo Strozzieri, si costituisce come un evento dal carattere assai particolare.
Essa è il frutto di venti anni di attività di promozione culturale, sociale e artistica del “Laboratorio per adulti” costituito dall’artista nel 1987. La pittrice già negli anni ‘80 aveva collaborato con il Comune di Pescara per la gestione di un Laboratorio creativo presso il Centro di Servizio Sociale del Quartiere n. 6, operandovi per circa un decennio. Da questa esperienza, trasferitasi a Chieti, matura l’idea di aprire il proprio atelier di pittore attraverso la costituzione del “Laboratorio per adulti studio d’arte MGC”. Lo Studio d’Arte diviene ben presto riferimento per quanti, amando l’arte, vogliono avere strumenti per conoscerla più approfonditamente e cercano mezzi tecnici ed esecutivi per sviluppare la loro creatività.
L’attività di promozione culturale si trasforma presto in “Associazione MGC, Movimento del Guardare Creativo”, di cui l’artista é presidente.
L’Associazione MGC in collaborazione con il Museo Casa Natale G. D’Annunzio e dell’IPSAE ha realizzato nel 2008 una collettiva sul tema “L’abruzzesità di ieri per scoprire l’abruzzesità di oggi”, cui ha fatto seguito la personale della pittrice, che stimolata dalla lettura del “Poema paradisiaco” di Gabriele d'Annunzio, ha lavorato attorno al tema dannunziano dell’hortus conclusus articolato in svariati registri compositivi e cromatici costituendo un corpus di opere assolutamente inedito.
Nel 2008 è tra gli artisti invitati al 59° Premio Michetti “I labirinti della bellezza”, a cura di Maurizio Calvesi, Anna Imponente ed Augusta Monferrini ed espone a Pescara, alla Casa natale di Gabriele d’Annunzio nella Mostra personale “Sulle tracce di Gabriele d’Annunzio”.
Nel 2009 è tra i 21 artisti abruzzesi selezionati dal Soroptimist International Club per la mostra “Sacralità dell’acqua, sacralità di vita” e nel 2010 è artista invitato al XXXVII Premio Internazionale d’Arte di Sulmona, presieduto da Vittorio Sgarbi.
Tre storici dell’Arte hanno curato nel 2011 una articolata ricognizione critico-artistica dei quasi 50 anni della sua attività pittorica e di promozione culturale, sfociata poi nella mostra presso il Museo Archeologico della Civitella di Chieti con il titolo: “Gabriella Capodiferro – Icona in rarefazione”.
L’anno 2016 rappresenta per l’artista un momento di grande impegno espositivo, a partire da aprile con “Incontro tra due artiste” , Gabriella Capodiferro - Brigitte Brand, presso la Fondazione Pescarabruzzo , proseguendo ad agosto (in occasione della Perdonanza Celestiniana) con la partecipazione ad “Arte no Caste” presso il palazzo Fibbioni all’Aquila e ad ottobre con la personale a Venezia alla “Scoletta dei Tiraoro e Battioro” sul Canal Grande, dal titolo Luce Acqua Vento presentata da Enzo Di Martino (link alla biografia)
Nell'ottobre 2018 ha effettuato una importante personale con nuovi dipinti ed acqueforti, dal titolo "Luce Acqua Vento 2 - Luce e Ombra, Incisioni " presso la Galleria Arianna Sartori di Mantova, con una presentazione critica di Enzo Di Martino.
La prima personale risale al 1962 all’Aquila. Seguono numerose altre personali, fra le quali quelle tenute a Roma, Pescara, Perugia, Terni, Milano, Treviso, Bologna, Padova, Este e Neuchatel in Svizzera. Alle esposizioni personali si affiancano in parallelo partecipazioni a mostre collettive, tra le quali: la Mostra Nazionale di Arte Mariana ad Assisi e il Premio Nazionale G. d’Annunzio, che conta in giuria la presenza dello storico dell’arte Aleardo Rubini, dove le sue opere verranno premiate.
Nel 1989 Antonio Gasbarrini la inserisce nella mostra itinerante, a cura della regione Abruzzo, “La mela di Eva” volta a far conoscere l’attività di sei artiste abruzzesi provenienti dalle quattro province. Seguono inviti a partecipare a rassegne di rilievo, quali “Omaggio a Licini a Fermignano (MC),“Duplice versante” presso il Museo Internazionale dell’Immagine postale del Comune di Belvedere Ostrense (AN). Fra le esposizioni più recenti quella del 2006 al Castello estense a Ferrara, intitolata “Minimalia e naturarte”. Fra il 2006 ed il 2007 l’attività espositiva dell’artista si arricchisce di significative partecipazioni: invitata al 40° Premio Vasto “In corso d’opera: Itinerari abruzzesi” con il patrocinio della Regione Abruzzo è premiata; tre sue opere fanno parte del corpus della Pinacoteca Civica di Palazzo D’Avalos a Vasto; invitata alla 52° Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea “Haisthesis: memoria e presente” promossa dal Comune di Termoli (CB); sempre su invito partecipa alla Rassegna “Arte al Femminile: l’opera d’arte come atto d’amore” presso il Museo delle Arti del Castello di Nocciano (PE) a cura del compianto Ciro Canale. Nell’estate del 2007 la mostra allestita al Museo delle Arti del Castello di Nocciano (PE), a cura del Comune e della Fondazione del Museo, intitolata “Gabriella Capodiferro: cum discipulis” e curata da Leo Strozzieri, si costituisce come un evento dal carattere assai particolare.
Essa è il frutto di venti anni di attività di promozione culturale, sociale e artistica del “Laboratorio per adulti” costituito dall’artista nel 1987. La pittrice già negli anni ‘80 aveva collaborato con il Comune di Pescara per la gestione di un Laboratorio creativo presso il Centro di Servizio Sociale del Quartiere n. 6, operandovi per circa un decennio. Da questa esperienza, trasferitasi a Chieti, matura l’idea di aprire il proprio atelier di pittore attraverso la costituzione del “Laboratorio per adulti studio d’arte MGC”. Lo Studio d’Arte diviene ben presto riferimento per quanti, amando l’arte, vogliono avere strumenti per conoscerla più approfonditamente e cercano mezzi tecnici ed esecutivi per sviluppare la loro creatività.
L’attività di promozione culturale si trasforma presto in “Associazione MGC, Movimento del Guardare Creativo”, di cui l’artista é presidente.
L’Associazione MGC in collaborazione con il Museo Casa Natale G. D’Annunzio e dell’IPSAE ha realizzato nel 2008 una collettiva sul tema “L’abruzzesità di ieri per scoprire l’abruzzesità di oggi”, cui ha fatto seguito la personale della pittrice, che stimolata dalla lettura del “Poema paradisiaco” di Gabriele d'Annunzio, ha lavorato attorno al tema dannunziano dell’hortus conclusus articolato in svariati registri compositivi e cromatici costituendo un corpus di opere assolutamente inedito.
Nel 2008 è tra gli artisti invitati al 59° Premio Michetti “I labirinti della bellezza”, a cura di Maurizio Calvesi, Anna Imponente ed Augusta Monferrini ed espone a Pescara, alla Casa natale di Gabriele d’Annunzio nella Mostra personale “Sulle tracce di Gabriele d’Annunzio”.
Nel 2009 è tra i 21 artisti abruzzesi selezionati dal Soroptimist International Club per la mostra “Sacralità dell’acqua, sacralità di vita” e nel 2010 è artista invitato al XXXVII Premio Internazionale d’Arte di Sulmona, presieduto da Vittorio Sgarbi.
Tre storici dell’Arte hanno curato nel 2011 una articolata ricognizione critico-
L’anno 2016 rappresenta per l’artista un momento di grande impegno espositivo, a partire da aprile con “Incontro tra due artiste” , Gabriella Capodiferro - Brigitte Brand, presso la Fondazione Pescarabruzzo , proseguendo ad agosto (in occasione della Perdonanza Celestiniana) con la partecipazione ad “Arte no Caste” presso il palazzo Fibbioni all’Aquila e ad ottobre con la personale a Venezia alla “Scoletta dei Tiraoro e Battioro” sul Canal Grande, dal titolo Luce Acqua Vento presentata da Enzo Di Martino (link alla biografia)
Nell'ottobre 2018 ha effettuato una importante personale con nuovi dipinti ed acqueforti, dal titolo "Luce Acqua Vento 2 -
Ed è del marzo 2022, sempre presso la Galleria Arianna Sartori a Mantova la personale con l'artista Nicola Sene (presentazione di Enzo Di Martino) dal titolo "Due artiste a confronto tra tradizione e sperimentazione".
Nel luglio 2023 Mostra con cinque allievi presso l'Espace Mirimesnil nei pressi della Ville Lumiere a Parigi, dal titolo “Le rêve c’est nous”, ovvero “Il sogno siamo noi”
A novembre 2023 Mostra personale di sole incisioni (monotipi e matrici povere) presso la Galleria Arianna Sartori di Mantova, dal titolo "La mia terra, un percorso dentro alle proprie origini", con note critiche di Nicola Sene e Maria Gabriella Savoia.
(Per un’ampia biografia ragionata si rimanda alla monografia: Gabriella Capodiferro, Icona in rarefazione, edita dalle edizioni Noubs - Chieti
www.noubs.it info@noubs.it). QUI link per una sua anteprima on line